Chi è tutelata dal decreto legislativo n. 151/2001 sulla tutela delle madri lavoratrici?
La legge disciplina la tutela della salute della madre lavoratrice e del bambino o della bambina durante la gravidanza e immediatamente dopo il parto e la posizione delle madri e dei padri con un rapporto di lavoro subordinato durante i primi anni di vita dei bambini. Per le madri lavoratrici autonome è prevista una tutela economica.
INPS – maternità, paternità
INPS – assegni familiari
INPS – disoccupazione
Nella società odierna, sempre più costretta da obblighi lavorativi pressanti, la donna italiana fa senz’altro fatica a conciliare il ruolo sociale di lavoratrice con quello familiare di madre. Il tempo necessario per venire incontro alle esigenze lavorative va spesso a scontrarsi con quello che dovrebbe essere utilizzato nel contesto familiare e questo contrasto è particolarmente evidente nel periodo della maternità. Secondo le statistiche, in Italia, una lavoratrice madre su cinque, durante il primo anno di vita del figlio, rinuncia al proprio impiego. E’ proprio per migliorare questo dato che dal 1971, anno della legge 1204 (il primo Testo unico sulla maternità) ad oggi la legislazione ha delineato tutele sempre più adeguate per migliorare la vita delle lavoratrici madri e rendere sempre più realizzabile la convivenza tra il ruolo lavorativo e quello familiare.
Attraverso il titolo di questa pubblicazione “Lavoratrice madre medico” vengono subito a delinearsi i ruoli differenti che la donna medico sarà costretta a conciliare. In una professione così particolare come quella del medico, legata spesso ad una vera e propria vocazione, tutta la questione assume ulteriori aspetti non presenti in altri ambiti lavorativi. Le donne medico, dedite allo svolgimento del proprio lavoro, hanno spesso difficoltà a districarsi in una legislazione così ampia e questa pubblicazione si pone proprio l’obiettivo di essere un volume guida che spiega e mette insieme le varie norme che dirimono la materia e tutte le ultime interpretazioni attuative.
(autori: On. Prof. Eolo Giovanni PARODI, Prof. Marco PERELLI ERCOLINI )
DICIASSETTESIMA EDIZIONE aggiornata dal Prof. Marco PERELLI ERCOLINI al 10 DICEMBRE 2022
Sostegno finanziario alle famiglie
Assegno provinciale e statale – Contributo per la copertura previdenziale dei periodi di cura ai figli – EuregioFamilyPass
Avere dei figli rappresenta una gioia immensa, ma comporta anche degli oneri. La Provincia sostiene le famiglie, erogando contributi. L’assistenza economica è inoltre garantita dallo Stato.
assegno provinciale; assegno provinciale al nucleo familiare +; assegno provinciale per i figli; assegno statale; assegno statale di maternità;
INPS – maternità, paternità
INPS – assegni familiari
INPS – disoccupazione
QUANDO ARRIVA UN BEBÈ, LE MISURE ENPAM E DELLO STATO
Dal 1° gennaio del 2019 le mamme lavoratrici non possono più chiedere all’Inps il contributo per pagare il servizio di baby sitting o asili nido a fronte della rinuncia al congedo parentale. L’ultima legge di bilancio, infatti, non ha prorogato la misura in vigore dal 2013.
La Provincia sostiene le famiglie in Alto Adige e promuove diverse forme di assistenza all’infanzia: asili nido, microstrutture e servizio Tagesmutter.
Asili nido:
Gli asili nido sono strutture sociopedagogiche che si occupano dei bambini a partire dai tre mesi fino ai tre anni. Se il bambino compie i quattro anni nel corso dell’anno, può continuare a frequentare l’asilo nido fino all’ingresso nella scuola dell’infanzia. Gli asili nido sono gestiti dai comuni e si trovano solamente nelle città di Bolzano, Merano, Bressanone e Laives. Sono strutturati partendo dal presupposto che un bambino sia presente tutti i giorni e per almeno mezza giornata. Gli asili nido possono ospitare da 15 fino a 60 bambini. La Provincia di Bolzano attraverso l’Agenzia della famiglia supporta servizi di assistenza alla prima infanzia e garantisce standard qualitativi per l’attività pedagogica.
Microstrutture per la prima infanzia (Kita):
Le microstrutture per l’infanzia sono strutture sociopedagogiche che si occupano dei bambini tra i tre mesi e i tre anni (fino all’ingresso nella scuola dell’infanzia), ovvero sei in casi eccezionali. La loro creazione spetta ai comuni, mentre la gestione viene generalmente affidata da essi a cooperative sociali o associazioni. Le microstrutture per l’infanzia prevedono un accompagnamento flessibile dei bambini: i bambini possono cioè venire accuditi anche solo alcune ore al giorno o solo in determinati giorni. Le microstrutture possono ospitare fino a 30 bambini.La Provincia di Bolzano attraverso l’Agenzia della famiglia supporta servizi di assistenza alla prima infanzia e garantisce standard qualitativi per l’attività pedagogica.
Assistenti domiciliari all’infanzia (Tagesmütter):
Le/gli assistenti domiciliari all’infanzia (Tagesmütter/Tagesväter) sono esperti adeguatamente formati che accudiscono i bambini in età compresa tra i tre mesi ed il compimento del quarto anno, che non frequentino ancora la scuola dell’infanzia nella propria abitazione. In caso di necessità i bambini possono essere accuditi dalle Tagesmütter fino al sesto anno di vita. Se però non vi sono motivi di salute per tale scelta, a partire dal compimento del 4° anno viene applicata la tariffa intera indipendentemente dal reddito della famiglia.
Vengono indicati dalle cooperative sociali che sono anche responsabili nel garantire la qualità dell’assistenza. Le famiglie possono accordarsi individualmente con le Tagesmütter riguardo alla durata e alla frequenza dell’assistenza.
La Provincia di Bolzano attraverso l’Agenzia della famiglia supporta servizi di assistenza alla prima infanzia e garantisce standard qualitativi per l’attività pedagogica.
agg. 26/02/2024